aereo con carburante da tobacco

Al via il primo volo con carburante ricavato dal tabacco

Vietato fumare a bordo, un avviso comune per i turisti ma ora non per l’Aereo.  Se a bruciare tabacco non è un passeggero ma lo stesso Aereo, il divieto vige ugualmente? Chi lo sa cosa ne può pensare l’ex ministro Sirchia, che del divieto di fumo ne ha fatto il suo cavallo di battaglia, un po’ di anni fa, come se i guai della sanità fossero, magari, limitati a questo?

Comunque, il 15 di questo mese decollerà dall’Aeroporto di Johannesburg, in Sudafrica, il volo con aereo Boeing diretto a Città del Capo della Compagnia di bandiera SAA. Questo volo ha una caratteristica particolare; userà per il 50% carburante ricavato dal tabacco, una mastodontica sigaretta nei cieli del Sudafrica!

In verità, si tratta di un Biocarburante brevettato e prodotto da un’azienda italiana, la Sunchem, di Arma di Taggia, in provincia di Imperia, capitanata da Carlo Ghirardi, che ha sviluppato questo carburante in collaborazione con l’Università di Piacenza, partendo da una speciale varietà di semi di tabacco, chiamata Solaris, senza nicotina, non alimentare, non OGM. Il primo brevetto risale al 2007 ma l’impiego degli attuali semi è successivo, dal 2011.

L’azienda ha in corso trattative per giungere ad accordi con ENI, Alitalia, Delta Fina, Boeing e vari Centri di Ricerca ma il primo volo commerciale con questo carburante è schedulato per il 15 luglio in Sudafrica. Speriamo che a nessuno venga in mente una versione con semi di Cannabis.

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