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I dati sull’Erasmus in Europa: un successo che si ripete

L’Erasmus in Europa è sempre più scelto dagli studenti italiani. Attraverso questo progetto europeo gli studenti universitari hanno la possibilità di svolgere un periodo di studio e di formazione all’estero, in uno dei Paesi che fanno parte dell’Unione Europea. Si tratta davvero di un’opportunità molto importante, perché i giovani hanno la possibilità di confrontarsi con culture differenti, con altri contesti, e di studiare nell’ottica della dinamicità. Ma quanti sono veramente i giovani che decidono di partecipare all’Erasmus e hanno i requisiti necessari per poter ottenere la mobilità in Europa grazie all’esperienza universitaria? Vediamo di saperne di più.

I dati sui giovani italiani che partecipano all’Erasmus

Per saperne di più sui dati che riguardano i giovani italiani che hanno la possibilità di partecipare alla mobilità in Europa, leggi l’approfondimento di Liligo con gli ultimi dati emersi dalle recenti indagini sull’argomento. È risultato che il nostro Paese è il quarto dell’Unione Europea che contribuisce maggiormente alla riuscita del progetto Erasmus, fra tutti i Paesi che fanno parte dell’Unione Europea.

L’Italia si colloca immediatamente dopo la Spagna, la Germania e la Francia. Sono stati circa 400.000 gli studenti italiani che hanno partecipato ai progetti Erasmus nel corso del tempo, da quando la Comunità Europea ha deciso di introdurre questo progetto di mobilità per gli universitari.

In riferimento ai dati del 2017, dall’indagine è risultato che le mete preferite dagli studenti italiani sono (nell’ordine di preferenza) Spagna, Francia, Germania, Regno Unito, Portogallo. Per quanto riguarda la distinzione tra ragazzi e ragazze, il 59% degli studenti partecipanti all’Erasmus è costituito dalle ragazze, mentre il 41% dai ragazzi.

Prevale sempre la maggioranza di studentesse anche per chi decide di fare uno stage all’estero. In questo caso infatti si tratta del 63% di ragazze contro il 37% di ragazzi. L’età media degli studenti che partono per studiare in Europa è di 23 anni con un distacco in più rispetto a chi invece effettua uno stage nell’ambito dell’Unione Europea, la cui media in termini di età corrisponde a circa 25 anni.

I dati sui giovani che vengono in Italia

Ma non sono soltanto i giovani italiani che vanno con l’Erasmus in altri Paesi europei. Anche il nostro Paese è una meta piuttosto gettonata da parte degli studenti stranieri che, proprio attraverso il progetto Erasmus, scelgono di fare un’esperienza di studio in Italia.

Il nostro Paese è il quinto per quanto riguarda l’accoglienza e si colloca dopo la Germania, la Spagna, la Francia e il Regno Unito. Nell’anno accademico 2015/2016 sono stati più di 21.000 gli studenti stranieri che sono stati accolti nelle Università italiane.

Gli atenei che hanno accolto più studenti sono nell’ordine: il Politecnico di Torino, l’Università di Padova, l’Università della Tuscia, l’Alma Mater di Bologna, l’Università degli Studi di Torino.

L’Erasmus quindi continua a dimostrare la sua efficacia come progetto di scambio che favorisce l’interculturalità e che può dare la possibilità di fare esperienze pregnanti in ambiti differenti, per acquisire molte più competenze rispetto a quelle che si potrebbero avere soltanto con un’esperienza di studio in Italia.

L’Erasmus favorisce il confronto, dal quale nascono sicuramente delle professionalità importanti, che poi possono inserirsi con più opportunità nel mondo del lavoro, dopo gli studi universitari. Sicuramente le prospettive per il futuro continuano ad essere molto significative, rivelando tutti i vantaggi che il progetto Erasmus può apportare sia per chi dall’estero viene in Italia, sia per chi, dall’Italia, va a studiare in un altro Paese europeo.

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