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Bollino blu della caldaia: cos’è e ogni quanto si deve fare

Il bollino blu per la caldaia non soltanto ti mette in regola dal punto di vista normativo. Infatti si rivela una misura importante anche per badare alla sicurezza e al rispetto dell’ambiente. Spesso non si bada molto a questi elementi, ma essi risultano fondamentali. Ecco perché, con l’arrivare dei primi freddi, diventa essenziale capire se siamo obbligati a fare il bollino blu. Ti sei chiesto per esempio ogni quanti anni va fatto il bollino blu per la caldaia? Inoltre esso può essere importante anche per una caldaia nuova, quando se n’è installata un’altra per sostituire quella vecchia? Vediamo di scoprire tutti i dettagli.

Che cos’è il bollino blu

Se devi fare il bollino caldaia Roma, dovresti comprendere tecnicamente di che cosa si tratta. Il bollino blu consiste in un apposito adesivo che si pone sul certificato per mostrare che sono stati fatti i controlli di manutenzione e quelli relativi all’impianto di riscaldamento.

Con il bollino blu in pratica attesti che sia stata fatta una corretta esecuzione a norma di legge. Questo adesivo significa che hai fatto la manutenzione ordinaria, che un tecnico si è occupato di controllare i fumi della caldaia e la sua efficienza energetica.

Quindi il bollino blu dà la conferma del fatto che il tuo impianto di riscaldamento funziona in maniera corretta e che rispetta tutte le norme dal punto di vista della sicurezza.

Ogni quanto tempo va fatto il bollino blu

Le norme sono molto stringenti e diventano piuttosto precise anche quando si tratta di stabilire la cadenza con cui va fatto il bollino blu per la caldaia, sempre nell’ambito della manutenzione ordinaria dell’impianto di riscaldamento.

Fino a qualche anno fa si doveva procedere ad ottenere l’adesivo ogni anno obbligatoriamente. Attualmente invece la normativa è stata modificata da questo punto di vista ed è possibile farsi rilasciare l’adesivo a seconda delle caratteristiche dell’impianto.

Quindi tutto dipende dalla tipologia e dalla potenza della caldaia. Per gli impianti di riscaldamento che utilizzano una caldaia a combustibile liquido come il gasolio o solido come per esempio il pellet, si tiene conto della potenza termica.

Quindi si fa il bollino blu ogni due anni, se la potenza della caldaia è compresa tra i 10 kW e i 100 kW. Si deve invece fare il bollino blu ogni anno, se la potenza della tua caldaia supera i 100 kW.

Un’altra tipologia di impianto di riscaldamento è quella che prevede l’utilizzo della caldaia a gas, metano o GPL. Anche in questo campo, per sapere la periodicità dei controlli, si tiene conto della potenza termica.

Si procede al bollino blu ogni quattro anni se la potenza della caldaia è compresa tra i 10 kW e i 100 kW. Si fa ogni due anni se la potenza è superiore ai 100 kW.

Chi deve fare il bollino blu

A chi spetta fare il bollino blu della caldaia? Al proprietario o all’inquilino? A carico di chi sono i costi da sostenere? In base all’articolo 7 del decreto legislativo 192/05, viene stabilito che le operazioni di controllo e di manutenzione dell’impianto di riscaldamento possono spettare al proprietario, all’inquilino o all’amministratore di condominio.

È molto importante rispettare le norme che riguardano il bollino blu. Infatti in assenza di controlli ci sono delle multe e delle sanzioni specifiche.

Per il proprietario, l’inquilino o per l’amministratore del condominio la multa consiste in una sanzione amministrativa che non è inferiore a 500 euro e non supera i 3.000 euro.

In caso di inefficienza del controllo, l’operatore incaricato della manutenzione può ricevere una sanzione amministrativa non inferiore a 1.000 euro e non superiore a 6.000 euro. L’autorità incaricata di fare i controlli, per vedere se sei in regola, è il Comune.

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