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NCC: requisiti e differenze rispetto al lavoro del taxista

Chi ama vedere in un solo giorno diversi posti anche bellissimi e non prova fastidio nel chiacchierare con la gente e nell’ascoltare storie strane, può trovare nel lavoro di NCC una strada professionale interessante. E’ importante sapere, però, che se si ha intenzione di seguire questa strada è opportuno considerare alcuni requisiti. Quali sono i più importanti? Vediamoli assieme nelle prossime righe.

Quali sono i requisiti necessari per lavorare come NCC

Quando si parla di requisiti necessari per svolgere la professione di NCC, è fondamentale citare innanzitutto l’età minima, pari a 21 anni. Essenziale è anche non avere problemi di salute e, nello specifico, non essere affetti da patologie in grado di compromettere la capacità di guidare.

Fondamentale quando si parla dei requisiti per svolgere la professione di noleggio con conducente – che è molto diversa da quella del taxista, ma di questo aspetto ci occuperemo nelle prossime righe – è da rammentare anche il fatto di non avere carichi pendenti a livello penale.

A questo punto, apriamo il capitolo della certificazione di abilitazione professionale, conosciuta anche con il semplice acronimo di CAP. Per esercitare la professione di noleggio con conducente, è necessario esserne in possesso. Come richiederla? I principali punti di riferimento al proposito sono la motorizzazione civile e i suoi uffici competenti nella città dove si ha intenzione di portare avanti la propria attività.

Fondamentale a tal proposito è ricordare la necessità di procedere al versamento di imposte di bollo, che devono essere pagate prima della consegna della domanda. A seguito della presentazione di tutta la documentazione, arriva il momento dell’esame teorico, che ha luogo presso la sede della motorizzazione civile.

Il CAP è importante, ma è un requisito non sufficiente per poter aprire la propria attività di NCC. Essenziale è infatti rispondere ai bandi che il Comune della località dove si ha intenzione di iniziare l’attività promulga. In questi casi, tutti gli aspiranti NCC che rispondono vengono inclusi in una graduatoria comprendente tutti i professionisti aventi diritto a esercitare la professione per via della corrispondenza ai requisiti.

Chi è incluso nella suddetta graduatoria ha la possibilità di inviare la richiesta di autorizzazione per avviare l’attività. In questi frangenti, è bene farsi trovare pronti a un rifiuto. Le autorizzazione, infatti, vengono rilasciate tenendo conto di un determinato limite numerico.

Differenza tra NCC e taxi

Anche se, molto spesso, le due professioni vengono confuse, il noleggio con conducente e il lavoro di taxista sono molto diversi. La prima cosa da dire è che chi esercita la professione di NCC non ha la possibilità di sostare nelle aree dedicate ai taxi. Un altro aspetto distintivo riguarda il fatto che, quando si parla di NCC, è impossibile muoversi senza prenotazione.

Se il contatto tra il taxista e i propri clienti può concretizzarsi anche nelle aree di sosta adibite, il passeggero che vuole usufruire dei servizi di un NCC deve, per forza di cose, recarsi presso la sede dell’attività e chiedere al professionista di essere portato verso una determinata destinazione.

Una parentesi degna di nota riguarda poi le tariffe. Nel caso del taxi, si ha a che fare con un tariffario ben preciso, regolato anche sulla base degli orari. Diverso è il caso del NCC. In questo frangente, infatti, ci si muove nell’ambito del libero mercato. Non esistono quindi regole da seguire sulla base delle varie ore della giornata.

Concludiamo ricordando che i taxi possono esercitare la propria attività in una determinata area, mentre chi svolge la professione di NCC Bergamo e provincia o altrove non ha alcun limite territoriale per quanto riguarda le corse da effettuare.

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