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Le bellezze da non perdere a Santorini

Come organizzare un viaggio a Santorini? Grazie ad Alpitour ogni dettaglio viene curato con la massima attenzione, ma può comunque essere utile tenere conto di alcune informazioni di carattere pratico. Per mangiare, per esempio, ci si può affidare alle numerose taverne presenti sull’isola, con prezzi ovviamente più bassi di quelli italiani: a cena si spendono tra i 20 e i 30 euro, a meno che non ci si voglia coccolare con la cucina raffinata di Anogi a Imerovigli. Una taverna semplice ma accogliente è quella di Nikolas a Fira, mentre tutto il buono della cucina popolare si può sperimentare al Metaxi Mas di Exo Gonia; da non perdere, inoltre, il baklava che si può assaporare a Oia, al Lotza.

Come arrivare a Santorini

Nel corso della stagione estiva, Santorini è raggiungibile dal nostro Paese da una moltitudine di località: EasyJet, per esempio, propone voli da Milano Malpensa, mentre Blue Panorama assicura partenze da Roma Fiumicino, Bologna e Bergamo. Sempre da Roma Fiumicino partono gli aerei di Vueling, presente anche a Firenze; Volotea, infine, garantisce i collegamenti dal Nord-Est, con Verona e Venezia, e dal Sud, con Bari, Palermo e Napoli, oltre che da Genova. Ovviamente, si può anche decidere di raggiungere in aereo Atene e poi, dal porto del Pireo, salire a bordo di un aliscafo o di un traghetto.

Dove vedere il tramonto a Santorini

I giochi di luce e i colori che provengono dal sole al tramonto sono tra le ragioni per le quali è difficile resistere al fascino di Santorini. Una delle location più indicate per assistere a questo spettacolo è quella di Oia, dove il sole si nasconde dietro all’isola di Folegandros, che per alcuni minuti è inghiottita dalla luce. Nel caso in cui ci si trovi a Firostefani, invece, la caldera si riempie di raggi (lo stesso accade anche osservando il cielo da Imerovigli). Mentre cala il buio, i galeoni e le barche si avvicinano al porto, e il profilo dello sperone di Skaros diventa sempre più scuro.

Un tuffo nel passato

Il passato della Grecia è visibile non solo ad Atene, ma anche a Santorini, che – non tutti lo sanno – accoglie il secondo sito archeologico dell’Egeo, preceduto per importanza solo da quello di Delos. Il biglietto di ingresso costa 12 euro: potrebbe apparire un costo eccessivo, ma se poi si pensa che per la mostra di Banksy a Milano si spendono più di 15 euro, si capisce che la proporzione è più che accettabile. Camminando tra le rovine di Akrotiri ci si immerge in un passato leggendario, protetto da una infrastruttura realizzata in acciaio, in legno e in cemento decisamente avveniristica. Il sito mostra le tracce di una popolazione vissuta un migliaio di anni prima della fondazione di Roma: si parla, infatti, più o meno del 1700 avanti Cristo. Sempre mantenendo uno sguardo rivolto al passato, vale la pena di fermarsi anche al Museo archeologico di Fira, in cui è esposta una grande varietà di reperti che sono stati rinvenuti nel corso degli scavi. Tra vasi e affreschi strappati, ci sono anche uno stambecco in oro, un forno portatile e il calco di un tavolo.

Le spiagge

Le spiagge le abbiamo lasciate per ultime, ma solo per far capire che a Santorini il mare è solo una delle tante attrazioni da vivere. Ovviamente, i lidi più remoti e meno visitati sono i più affascinanti: basti pensare alla scogliera di tufo e alla sabbia nera di Vlychada, dove si ha la sensazione di trovarsi su un paesaggio lunare. Un po’ più affollata, ma comunque molto gradevole, è Red Beach, mentre la scogliera grigia di Coloumbos rimane nel cuore di chiunque, anche per il suo silenzio.

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