Quando togliere il ciuccio a tuo figlio?

Non ci sono dubbi che il ciuccio possa portare problemi soprattutto di carattere dentario ai bambini ma ha anche un’indubbia utilità. La domanda è: Quando è ora di eliminarlo?

I danni provocati dal ciuccio

L’eccessivo uso del ciuccio può provocare danni sia ai denti dei bambini che alla conformazione della loro bocca. Il suo utilizzo esagerato, infatti, tende a deformare deformazioni delle arcate dentarie.

Queste dovranno essere affrontate e risolte in tempi successivi dal dentista con disagi per il bambino e costi per la famiglia, evitare questi problemi, quindi, è importante.

Nonostante queste premesse, il ciuccio ha anche delle utilità non trascurabili che andiamo anche ad evidenziare.

I Vantaggi del ciuccio

L’utilizzo del ciuccio ha utilità sia fisica, per la salute del bambino che psicologica:

  • Succhiare il ciuccio può essere utile ad attenuare le classiche e quasi immancabili coliche dei bambini piccoli. Se il ciuccio può evitare l’uso di medicinali, ben venga.
  • Succhiare il ciuccio ha un effetto rassicurante e rilassante per il bambino, dandogli conforto quando la mamma o il papà non possono essergli accanto, favorendo anche il suo sonno.

Decisamente più difficile da togliere è il vizio di succhiare il pollice in quanto il ciuccio si può non renderglielo più disponibile e il bimbo si abituerà presto a farne a meno, il pollice ha gli stessi problemi del ciuccio ma è difficile eliminare il vizio di succhiarlo.

I genitori dovrebbero poi prestare particolare attenzione a non cedere alla tentazione di rendere il ciuccio ancora più gradito al bambino intingendolo nel miele o nello zucchero come troppo spesso si fa.

Questa abitudine fa ingerire al bambino quantità ingiustificate di zuccheri e favorisce la formazione di carie al momento della dentizione e al passaggio dai denti decidui a quelli permanenti.

Quando è ora di togliere il ciuccio?

In linea di principio quanto prima si riesce a togliere l’abitudine del ciuccio, senza provocare traumi al bambino, meglio è. Il suo utilizzo non dovrebbe mai andare oltre ai tre anni di età.

Questo perché usare il ciuccio oltre i 4 anni aumenta il rischio di malocclusioni dentali posteriori che dovranno necessariamente essere corrette con interventi di ortodonzia, piuttosto costosi oltreché disagevoli per il bambino.

Come togliere il ciuccio?

Togliere il ciuccio non deve mai essere un atto vissuto come punitivo dal bambino. Occorre, piuttosto fare leva sul fatto che i bambini grandi non lo usano più, facendolo in questo modo sentire cresciuto, già grande e questa è la via migliore, la più corretta.

Si può approfittare di alcuni eventi per far “scomparire” il ciuccio come durante le vacanze, sostenendo di averlo lasciato a casa oppure un trasloco,o il classico lupo che è venuto e l’ha mangiato: la fantasia suggerirà le situazioni, basta che non lo impauriscano.

Un latro modo è approfittare del Natale, sostenendo che questo è un gesto buono e Babbo Natale porta i doni ai bambini che dimostrano di essere buoni e così via.

Conseguenze dell’eliminazione del ciuccio

Le conseguenze dell’eliminazione del ciuccio consistono soprattutto in una certa irritabilità del bambino per alcuni giorni e in difficoltà ad addormentarsi ma bisogna tenere duro e in pochi giorni tutto ritornerà nella norma.

Il bambino in questa fase avrà bisogno di qualche attenzione in più, soprattutto quando sarà ora di andare a nanna. C’è bisogno di qualcosa che lo sostituisca in qualche modo: una ninna nanna, raccontare una storia, anche la semplice presenza della mamma, soprattutto, vicino a lui nella fase di addormentamento.

Alcuni tentano di sostituire il ciuccio con un pezzo di stoffa morbido che possa confortare il bambino, una sorta di coperta di Linus ma anche se può andare bene bisogna fare attenzione che il bambino non finisca per succhiare quello.

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