La regione Liguria prende l’iniziativa di stoppare la legge sul gioco patologico

Probabilmente non è proprio una novità assoluta, ma “ci piace” ragionarci sopra poiché il tutto sembra ancora strano, nonostante siano passati diversi giorni da questo annuncio e dalle informazioni casino online che abbiamo trovato in rete: la Regione Liguria ha esternato all’assemblea della Federazione Italiana Tabaccai lo “stop” della Legge sul gioco patologico. Obbiettivamente, si ribadisce, sembra alquanto strano che una Regione abbia fatto un passo così indietro e che aspetti la conclusione della trattativa in Conferenza Unificata per non andare incontro a regolamentazioni che potrebbero risultare contrarie.

Nello stesso tempo il Presidente della Regione Liguria asserisce che, nella passata legislatura, è stata fatta la Legge sul Gap in modo “troppo ideologico”, troppo “arbitrario” e forse senza considerare troppo tutte le conseguenze che, a cascata, si potevano ripercuotere sul territorio. Insomma, in pratica, sembrerebbe oggi che questa Legge Regionale avrebbe più effetti negativi che positivi.

Quindi occorrerebbe, innanzitutto, instaurare un confronto con tutte le categorie per costruire qualcosa di veramente valido in termini di sostenibilità economica, ed anche in termini di giustizia per il rispetto dovuto a chi tutte le mattine si alza per andare a compiere il proprio lavoro: e questo anche a seguito dell’atteggiamento che la Regione Liguria ha tenuto nei confronti della “futura” Legge Nazionale che ha contribuito a bloccare in Conferenza Unificata.
Forse si potrebbe dire “meglio tardi che mai”: quindi, meglio che qualcuno si accorga prima di “creare qualche danno” che non tutte le idee e le normative sono congrue quando si fanno chiudere i piccoli esercizi od i tabaccai. E “meglio tardi che mai” quando si riflette sulla distruzione della rete commerciale nel nostro italico Paese: questo non può certamente contribuire ad aiutare coloro che sono stati “stravolti” dal gioco problematico e coinvolti nel suo abuso.
L’obbiettivo finale dovrebbe essere quello di sedersi ad un tavolo politico per arrivare ad una legge equilibrata che possa far proseguire il mondo del gioco d’azzardo pubblico in un cammino sereno, trasparente e tranquillo. Però, la bozza fin qui presentata dal Governo, è troppo punitiva per qualcuno, ma troppo “larga” per molti altri: bisognerebbe costruire una legge che accolga le esigenze di tutti e, sopratutto, che risolva il problema che affligge il gioco in questo momento storico e per costruire un mondo in cui le tabaccherie, gli esercizi commerciati e qualsiasi attività che tratta il gioco siano un presidio di legalità ed “un’alta barricata” per il gioco illegale.

Queste riflessioni di Giovanni Toti, Presidente della Regione Liguria, potrebbero anche servire come spartiacque per altre Regioni, ma in ogni caso, ha un ampio significato lo scendere in campo contro la Legge Regionale sul Gap e sui migliori casino online legali, che dal prossimo 2 maggio 2017 renderà fuorilegge la maggior parte degli apparecchi da intrattenimento installati sul territorio ligure con la scadenza delle relative autorizzazioni.
La presa di posizione di Toti è seguita, probabilmente, alla “promozione di questa idea di moratoria” effettuata dall’assessore regionale allo sviluppo economico. Moratoria che ha ricevuto il “beneplacito” degli esercenti, ma che ha scatenato un milione di polemiche tra i politici e, sopratutto, ha “prodotto l’ira del Comune di Genova”. E non solo, questa richiesta di moratoria ha esposto l’assessore ad una sorta di “massacro mediatico” come se lo stesso assessore fosse “prezzolato” dal mondo del gioco. Siamo ai soliti paradossi italici, per fortuna c’è ancora chi non si è adeguato né abituato a tutto questo.

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