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SRL o SRLS: differenze e affinità delle società a responsabilità limitata

Quando si decide di costituire una società, la prima domanda che si pone l’investitore è, senza alcun dubbio, la seguente: “quale tipologia è quella più confacente alle caratteristiche della società che sto aprendo?”. La risposta, per quanto ovvio, varia sensibilmente caso per caso e non può essere certamente univoca.

È fuor di dubbio, tuttavia, come il nostro paese, famoso nel mondo per il forte tessuto delle PMI (Piccole Medie Imprese), pulluli di società giuridiche “a responsabilità limitata”, modalità preferita ad altre per una serie svariata di motivi. In primis, la possibilità di tenere distinto il patrimonio personale da quella sociale: in caso di default, i soci non sono chiamati a rispondere con i beni mobili o immobili posseduti.

I vantaggi delle società a responsabilità limitata

Da poco meno di un decennio a questa parte, agli imprenditori è concesso la possibilità di scegliere tra due tipologie di società a responsabilità limitata: SRL o SRLS. La prima è prevista dal nostro ordinamento da quasi settant’anni (1942), con l’obiettivo – raggiunto pienamente solo tramite la riforma avvenuta nel 2003 – di rappresentare una tipologia intermedia tra la società per azioni e quella di persone.

La SRLS, invece, ha visto la luce nel recente passato (2012). Ideata per consentire ai giovani di avvicinarsi al mondo imprenditoriale, ha il grande vantaggio di poter essere costituita celermente e con costi estremamente ridotti rispetto ad una SRL: non sono previsti, infatti, gli oneri relativi a bolli, diritti di segreteria e dell’atto notarile. Una soluzione che ha trovato il grande interesse da parte delle società a conduzione familiare, con una media stimata attorno ai 2/4 dipendenti, che hanno optato per una SRLS nella maggior parte dei casi.

Oltre alla netta distinzione tra patrimonio personale e sociale, le SRL e SRLS offrono altri innegabili vantaggi. L’accesso al credito è certamente più semplice, grazie alla maggior mole di informazioni che sono in grado di offrire a banche e finanziarie rispetto alle società di capitali; inoltre, il passaggio delle quote, che avviene semplicemente tramite atto notarile, è indubbiamente più agevole rispetto ad altre tipologie di società.

È bene ricordare, tuttavia, come SRL e SRLS non siano due tipologie di società differenti: quest’ultima, infatti, altro non è che un sottotipo della prima. Fatta questa doverosa premessa, è utile sottolineare come esistano delle differenze tra le due categorie, che possono far rendere più conveniente l’apertura di una a dispetto dell’altra, in base alle reali esigenze dell’imprenditore.

Quando scegliere una SRL o una SRLS

Nella fase pre costitutiva della società, è assolutamente indispensabile affidarsi a dei consulenti seri e qualificati, che sappiano indirizzare l’imprenditore nella scelta realmente più utile e congeniale. Al giorno d’oggi, anche il web consente di poter ottenere una consulenza eccellente abbattendo i tempi della burocrazia. L’esempio più lampante, in tal senso, è affidarsi al servizio di lexdo per la costituzione della SRL: assisti da uno staff di elevato standing, è possibile aprirla in soli sette giorni.

Un aspetto che differenzia la SRLS dalla SRL riguarda i costi iniziali, certamente più bassi rispetto alla “tipologia societaria madre”. Si stima, infatti, che una SRL comporti un esborso economico pari a circa €. 1500, contro €.600 di una SRLS. In sede di apertura, il capitale sociale di una SRLS può essere anche di un solo euro, mentre nella SRL bisogna versare €. 10.000 in un’unica soluzione (se esiste un solo socio) o almeno il 25% del capitale sociale normativamente previsto (in presenza di più soci).

Se i costi sono un vantaggio delle “semplificate”, esistono degli evidenti limiti che ne pregiudicano, in alcuni casi, l’organizzazione aziendale. Ad esempio, il capitale sociale non potrà mai essere superiore ad €.9999,99: qualora fosse oltrepassata tale soglia, è indispensabile il passaggio da SRLS a SRL. Grosse limitazioni anche per quanto riguarda l’amministrazione della società: essendo rigidamente normata a livello legislativo, non prevede l’inserimento di deroghe statutarie per i soci.

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